PHP-FPM (FastCGI Process Manager) è un servizio essenziale che gestisce le richieste PHP su un server web. Il riavvio di PHP-FPM è spesso necessario dopo aver apportato modifiche alla configurazione, aggiornato le versioni di PHP o risolto problemi. Questa guida mostra diversi metodi per riavviare PHP-FPM in base al sistema operativo del server e alla versione di PHP.
La maggior parte delle moderne distribuzioni Linux, tra cui Ubuntu, Debian, CentOS e RHEL, utilizzano systemd per gestire i servizi. Utilizzare il seguente comando:
sudo systemctl restart php-fpm
Per versioni specifiche di PHP (ad esempio, PHP 7.4 o PHP 8.1), specificare la versione:
sudo systemctl restart php7.4-fpm
sudo systemctl restart php8.1-fpm
Per controllare lo stato di PHP-FPM:
sudo systemctl status php-fpm
Alcune distribuzioni Linux più vecchie usano il comando service invece di systemctl:
sudo service php-fpm restart
Per versioni specifiche di PHP:
sudo service php7.4-fpm restart
sudo service php8.1-fpm restart
Sui sistemi legacy che si affidano ancora a SysVinit, riavviare PHP-FPM con:
sudo /etc/init.d/php-fpm restart
Per una specifica versione di PHP:
sudo /etc/init.d/php7.4-fpm restart
Invece di un riavvio completo, è possibile ricaricare PHP-FPM per applicare le modifiche senza interrompere le connessioni esistenti:
sudo systemctl reload php-fpm
Per versioni specifiche di PHP:
sudo systemctl reload php7.4-fpm
Se il comando di riavvio non funziona, può essere utile arrestare e avviare PHP-FPM manualmente:
sudo systemctl stop php-fpm
sudo systemctl start php-fpm
Se PHP-FPM non risponde, uccidere manualmente tutti i processi e riavviarli:
sudo pkill -9 php-fpm
sudo systemctl start php-fpm
Il riavvio di PHP-FPM è un passo fondamentale per mantenere le prestazioni del server web e applicare le modifiche alla configurazione. A seconda della distribuzione Linux e della versione di PHP, è possibile utilizzare systemctl, service, init.d o la terminazione manuale del processo per riavviare PHP-FPM in modo efficace.